Attenzione google.com non é ɢoogle.com

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Quando si utilizza un motore di ricerca che per anni si è guadagnato una fiducia smisurata come Google, è probabile che ci si affidi ciecamente al suo dominio senza stare a controllare troppe volte. Tuttavia, non è mai saggio tenere basse le soglie d’attenzione quando si è online visto che scammer e spammer cercano di trovare continuamente nuovi espedienti per indurre la gente a compiere azioni senza volerlo. Il caso di ɢoogle.com ne è un esempio lampante.

Come i più esperti non faticheranno a capire, ɢoogle.com, non google.com, è una sorta di motore di ricerca fake che non ha nulla a che vedere con la Google di Sergey Brin e Larry Page. È un dominio registrato regolarmente che è apparso all’interno dei portali Google Analytics di alcuni siti a partire dal mese di aprile, spesso accompagnato dalla frase “Vote for Trump!”. Parte del traffico sul sito affiliato ad Analytics proveniva e proviene tuttora da “secret.ɢoogle.com”.

Navigando verso l’indirizzo si viene condotti a una pagina particolarmente sui generis che ha come URL il testo della celebre canzone Money dei Pink Floyd. Per fortuna la struttura del sito e la sua interfaccia utente è estremamente diversa da quella di Google quindi la pericolosità dello scam è piuttosto bassa per l’utente finale. Ma chi è alla base di secret.ɢoogle.com? La risposta è di Vitaly Popov, un celebre spammer russo che da anni usa tecniche per inviare traffico fake ai siti.

Popov è il proprietario del sito ilovevitaly.com, che ha una grafica molto simile a quella di ɢoogle.com, e non definisce quello che fa come spam criminoso ma come “marketing creativo”. La tecnica utilizzata in questo caso non è delle più innovative e si basa sull’uso di un carattere diverso dalla G tradizionale per scrivere la G iniziale di Google. Qui Popov ha utilizzato il carattere Unicode 0262, “Latin Letter Small Capital G”, e qualcuno gli ha permesso di registrare il dominio.

Ottenendo un indirizzo web del genere Popov può rendere autentici i suoi redirect verso altri siti, tuttavia come abbiamo scritto poco sopra è molto difficile scambiare la landing page di ɢoogle.com per quella di google.com. Il caso non dovrebbe però passare inosservato: la stessa tecnica potrebbe essere utilizzata con finalità fraudolente su siti di banche, e-commerce o social network, e lì i problemi per gli utenti finali potrebbero ingigantirsi notevolmente.

Se notate o non siete sicuri, contattateci.

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Portale per sconfiggere Ransom

No More Ransor è un portale online con lo scopo di è di fornire una risorsa utile alle vittime di attacchi hacker. Gli utenti possono trovare informazioni su cosa sono i ransomware, come funzionano e, soprattutto, come proteggersi dagli attacchi. Il portale è stato lanciato il 25 luglio 2016, dalla polizia nazionale olandese, da Europol, Intel Security e Kaspersky Lab, segnando l’inizio di una collaborazione tra forze dell’ordine e settore privato.

Durante i primi due mesi, oltre 2.500 persone sono riuscite a decriptare i propri dati senza dover pagare gli hacker, utilizzando i principali strumenti di decriptazione presenti sulla piattaforma (CoinVault, WildFire e Shade), privando gli hacker di oltre un milione di dollari di riscatti.

La sempre più stretta collaborazione tra le autorità e il settore privato porta ad un aumento del numero di decryption tool disponibili; attualmente, quelli presenti sul sito sono cinque. Dal lancio di luglio, sul portale è stato aggiunto il WildFireDecryptor e sono stati aggiornati RannohDecryptor (aggiornato con un decryptor per i ransomware MarsJoke, ovvero Polyglot) e RakhiDecryptor (aggiornato con Chimera).

Inoltre, a tre mesi dal lancio le forze dell’ordine di altri 13 paesi hanno deciso di supportare il progetto: tra queste figura anche il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni italiano. Il progetto è, inoltre, supportato da Eurojust e dalla Commissione Europea, a dimostrazione del fatto che l’UE è preoccupata per l’aumento delle minacce di ransomware.

“Europol è molto attiva nel supportare l’espansione del progetto No More Ransom sia nell’UE sia a livello internazionale per rispondere agli attacchi ransomware in modo efficiente e secondo gli accordi”, ha affermato Steven Wilson, head of the European Cybercrime Centre. “Nonostante le crescenti sfide, l’iniziativa ha dimostrato che un approccio coordinato tra le forze dell’ordine europee, che include tutti i partner rilevanti, può portare successi significativi nel combattere questo tipo di crimine, focalizzandosi sulle fondamentali fasi di prevenzione e conoscenza del problema. Sono certo che il portale online continuerà a migliorare nei mesi a venire e vogliamo incoraggiare tutte le forze dell’ordine a unirsi a noi”.

“La lotta ai ransomware ottiene maggiori successi quando le autorità e il settore privato collaborano. I ricercatori possono offrire un’analisi più vasta dei malware e servizi come lo scanning di Internet, aiutando a trovare connessioni tra i diversi dati. Questo permette alla polizia di localizzare e sequestrare i server usati per gestire l’attacco. In alcuni casi, anche l’intuizione dei ricercatori può essere utile per rintracciare e arrestare i responsabili. I server sequestrati possono contenere chiavi di decriptazione e, quando vengono condivise con aziende del settore privato, queste chiavi possono diventare decryption tool che aiutano le vittime a sbloccare i propri dati senza pagare un riscatto. Fondamentalmente, condividere le informazioni è la chiave per una collaborazione efficace tra la polizia e i ricercatori in ambito della sicurezza. Più ciò avviene facilmente e velocemente, più la partnership è efficace”, ha affermato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.

Windows 10 – dopo l’estate si fa la dieta dimagrante

PI Trucchi per Windows 10

Con l’ultima versione il sistema operativo Microsoft si è appesantito? È giunta l’ora di smaltire un po’ di “obesità digitale”

A distanza di un anno dal rilascio ufficiale Windows 10 conta già oltre 350 milioni di installazioni in tutto il mondo e l’obiettivo fissato in quel di Redmond è di raggiungere quota 1 miliardo entro il 2018.
Secondo Microsoft, oltre al nuovo browser Edge e all’assistente vocale Cortana, ad aver invogliato i milioni di fan sono state le applicazioni e i giochi. La sovrabbondanza di funzioni, però, mette a disagio molti utenti. Se Cortana può risultare fastidioso, le applicazioni inutili possono rubare tempo e spazio.L’installazione del sistema operativo con tutte le sue funzioni richiede da 16 a 20 gigabyte di spazio sul disco, in base alla versione del sistema operativo utilizzata. A volte, infatti, al sistema vero e proprio vengono aggiunte decine di app e tool precaricati per scopi pubblicitari dal produttore del PC. Chi ha bisogno di Windows 10 per lavorare o desidera soltanto aggiornare Windows 7, rischia di perdersi tra un mare di nuove funzioni e applicazioni. Per dipanare questa matassa ecco alcuni suggerimenti mirati a eliminare applicazioni e programmi superflui, nonché la pubblicità, così da non sovraccaricare di icone il menu Start. Vedremo inoltre come rendere Cortana più discreta e migliorare la schermata di blocco, e saremo in grado di eliminare anche le applicazioni che vengono eseguite silenziosamente in background e i dati spazzatura.Eliminiamo le applicazioni inutili
Windows 10 viene fornito con molti programmi e funzionalità preinstallate; quelle non necessarie possono essere eliminate dal menu Start cliccando su Tutte le app, scegliendo il programma da eliminare, poi cliccando su di esso col tasto destro del mouse e scegliendo Disinstalla, quindi confermando con un ulteriore clic su Disinstalla.
Vogliamo sapere quanto spazio occupano le applicazioni e i programmi? Clicchiamo su Start, scegliamo Impostazioni/Sistema/App e funzionalità e ordiniamo l’elenco per dimensione. Possiamo disinstallare un’app cliccando su di essa.
Per eliminare le app predefinite, invece, il pulsante Disinstalla è disattivato per le app Microsoft, ma possiamo usare un trucco per abilitarlo. Nel menu Start digitiamo PowerShell seguito da Invio. Per rimuovere l’app Foto digitiamo GetAppxPackage *photo* Remove-AppxPackage e premiamo Invio.
Oltre all’applicazione Foto è possibile eliminare anche *Camera* (ossia l’applicazione Fotocamera), *Zune* (Groove Music), *Communi* (Posta), *People* (Contatti), *SoundRec* (Registratore vocale), *3d* (3D Builder), *Phone* (l’applicazione telefono), *Solit* (Microsoft Solitaire) e *Bing* (app meteo, sport, finanza e notizie).

 

Rimuovere i link inutili
Dopo la pulizia suggerita nel trucco precedente sono rimaste scorciatoie non utilizzate sul Desktop? Facciamo clic su di esse col puntatore del mouse: se viene mostrato un indirizzo Web, possiamo cancellare tranquillamente il link. Basta cliccare col tasto destro su di esso e scegliere la voce Elimina dal menu contestuale che appare mentre si tengono premuti i tasti Shift+Canc. Quindi cliccare su nella schermata di conferma.

 

Disattivare Internet Explorer e Media Player
In Windows 10 Microsoft ha ufficialmente sostituito Internet Explorer con Edge, ma il vecchio browser è ancora lì, solo ben nascosto tra le cartelle del sistema operativo. Possiamo farlo apparire semplicemente digitando IE nella casella di ricerca della barra delle applicazioni. Per sbarazzarci definitivamente del vecchio browser premiamo Win+X. Nel menu che appare facciamo clic su Programmi e funzionalità e poi su Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows. Nella nuova finestra togliamo il segno di spunta da Internet Explorer 11 e confermiamo con .
Allo stesso modo è possibile eliminare il vecchio Windows Media Player che viene elencato sotto la voce Funzionalità multimediali. Dopo aver fatto clic su OK, i programmi selezionati verranno disattivati.

 

Via la pubblicità dal menu Start
Nel menu Start di Windows 10 vengono visualizzati degli annunci pubblicitari. Per sbarazzarcene basta cliccare su di essi con il tasto destro del mouse, selezionare Disattiva tutti i suggerimenti e poi impostare su Off lo slider Mostra occasionalmente suggerimenti in Start. Per riattivare nuovamente la pubblicità premiamo i tasti Win+I e clicchiamo Personalizzazione e Start.

 

Cancelliamo la spazzatura dal disco
Windows 10 ha una funzione per rimuovere i file spazzatura. Per aprirla, premiamo i tasti Win+I, clicchiamo su Sistema, Archiviazione e poi due volte su Questo PC (C:). Nella nuova finestra di Windows, tra le altre cose, vedremo la quantità di spazio utilizzato da app, documenti, giochi, video e altri tipi di file. Per rimuovere i file spazzatura, basta fare clic su File temporanei, poi su Elimina file temporanei e infine su Sì, sono sicuro.
Chi ha recentemente aggiornato il PC a Windows 10 e non vuole tornare indietro, può anche eliminare la versione precedente, operazione che permette di liberare diversi gigabyte di spazio. Basta fare clic su Elimina le versioni precedenti e cancellarle.

 

Riduciamo le dimensioni del menu Start
Se desideriamo avere un menu Start senza Live Tile, come in Windows 7, basta aprire il menu, cliccare su una Tile con il tasto destro e cancellarla con Rimuovi da Start. Dopo aver eliminato tutte le Tile possiamo puntare con il mouse sul bordo destro del menu e trascinarlo verso sinistra, fino ad ottenere un menu dall’aspetto simile a quello classico delle vecchie versioni di Windows.

 

La casella di ricerca non serve più
Quell’enorme casella di ricerca accanto al pulsante Start ci infastidisce e ruba spazio alle icone che ci consentono di avviare con un clic le nostre app preferite? Possiamo nasconderla. Clicchiamo con il tasto destro su un punto vuoto della barra delle applicazioni, quindi sulla voce Cortana e poi su Nascosta. Per disattivare l’assistente vocale Cortana clicchiamo sulle tre linee in alto nel campo di ricerca, quindi su Appunti, Impostazioni e spostiamo su No il cursore Cortana Può offrirti suggerimenti. In futuro, per avviare una ricerca, basterà aprire il menu Start e digitare il termine da cercare.

 

Addio alla schermata di blocco
Per eliminare la schermata di blocco si può agire così: premiamo Win+R, digitiamo regedit nel campo di testo della schermata che appare e clicchiamo su Sì per avviare l’editor del registro di configurazione. Individuiamo la chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft, selezioniamo col tasto destro del mouse la sottochiave Windows e clicchiamo su Nuovo/Chiave. Quindi digitiamo Personalizzazione. Dopo aver premuto il tasto Invio clicchiamo col tasto destro su Personalizzazione, poi selezioniamo Nuovo/Valore DWORD (32-bit). Digitiamo NoLockScreen e premiamo due volte Invio, quindi scriviamo 1 nel campo Dati valore e facciamo clic su OK.

 

Allunghiamo la durata della batteria
Alcune app vengono eseguite in background, rallentando Windows e consumando inutilmente energia. In Impostazioni/Privacy/App in background possiamo vedere tutte le applicazioni che vengono eseguite costantemente (spesso inutilmente) e bloccarne l’esecuzione spostando il cursore su Off.

 

Mettiamo Windows a dieta
Grazie alla funzione nascosta Compact OS le dimensioni di Windows 10 possono essere ridotte di diversi GB senza per questo sacrificare le prestazioni: una funzione molto utile sui dispositivi con poca memoria come i tablet. Premiamo la combinazione di tasti Win+X, poi clicchiamo su Prompt dei comandi (Amministratore) e . Nella nuova finestra digitiamo il comando Compact/CompactOS:always e premiamo Invio. Ora non rimane che attendere il messaggio che annuncia il termine della compressione. Questo comando non può essere annullato.