Vulnerabilità in Microsoft Exchange Server: come ridurre i rischi

Microsoft Exchange Server
Microsoft Exchange Server

Microsoft ha rilasciato alcune patch per diverse vulnerabilità zero-day di Microsoft Exchange Server locale. Si tratta di quattro vulnerabilità, già sfruttate attivamente da un gruppo di cyber criminali cinesi per accedere alle mailbox di migliaia di aziende (anche in Italia) e rubare informazioni riservate.

Queste vulnerabilità riguardano in particolare Exchange Server 2010, 2013, 2016 e 2019, mentre Exchange Online non è interessato.

Come le patch Microsoft Exchange Server riducono i rischi

Per evitare o ridurre al minimo le conseguenze di queste vulnerabilità, Microsoft consiglia vivamente di procedere subito all’applicazione di patch su tutte le distribuzioni locali di Exchange che possiedi.

La priorità sono i server accessibili da Internet (ad esempio, i server che pubblicano Outlook sul Web/OWA ed ECP). Per correggere queste vulnerabilità, devi eseguire gli aggiornamenti cumulativi di Exchange più recenti e poi installare gli aggiornamenti della sicurezza su ciascun server Exchange.

Puoi utilizzare lo script Exchange Server Health Checker, scaricabile da GitHub nella versione più recente. L’esecuzione di questo script ti dirà se sei in ritardo con gli aggiornamenti di Exchange Server locale (tieni presente che lo script non supporta Exchange Server 2010).

Consigliamo di far valutare al tuo team di sicurezza se le vulnerabilità siano state sfruttate o meno.

Vuoi evitare che la tua azienda sia coinvolta in queste spiacevoli situazioni? Contatta Assitech.Net, i tuoi sistemi non saranno più un problema.

Come trovare la chiave di ripristino BitLocker

chiave di ripristino bitlocker
chiave di ripristino bitlocker

Scopri come trovare la chiave di ripristino BitLocker, funzione che permette di crittografare hard disk su computer con sistema operativo Windows.

Che cos’è BitLocker

La BitLocker Drive Encryption è una funzionalità di protezione dei dati integrata nei sistemi operativi Microsoft da Windows Vista in poi, che permette di crittografare l’intera partizione del sistema operativo o di un qualsiasi disco, in modo tale da aumentare il livello di protezione dei dati presenti sui dispositivi di archiviazione.

Questa tecnologia è però supportata solamente per le versioni di Windows Enterprise e Professional e sfrutta un algoritmo di crittografia AES nella modalità CBC (Cipher Block Chaining) con una chiave di 128 bit.

Lo scopo principale è quello di proteggere i dati da accessi non autorizzati con un sistema di autenticazione a uno o più fattori.

Cos’è e come trovare la chiave di ripristino BitLocker

Quando il nostro sistema operativo rileva qualcosa che non va, come ad esempio un tentativo di accesso non autorizzato, automaticamente all’utente viene richiesta una chiave di ripristino BitLocker.

Questa costituisce una precauzione necessaria per garantire una migliore protezione dei dati. Purtroppo però questa tecnologia ha come limite quello di non riuscire a riconoscere le modifiche apportate all’hardware, al software o al firmware. Proprio in questi casi è necessaria una sicurezza aggiuntiva derivante proprio dalla chiave di ripristino, a prescindere dal privilegio dell’utente. Ma come si può trovare questa chiave di BitLocker?

È estremamente importante avere salvata (o sapere dove recuperare) la chiave di ripristino BitLocker del proprio dispositivo.

In caso di blocco del sistema, senza la chiave l’unica opzione è reimpostare il device, utilizzando una delle opzioni di ripristino fornite da Windows 10, con la conseguente perdita di tutti i propri file e dati presenti sul disco.

Dove si trova

È possibile che la chiave di ripristino BitLocker sia locata in diverse posizioni, a seconda della scelta effettuata durante l’attivazione di BitLocker.

Per vedere i dispositivi su cui è attivo sarà sufficiente andare su Pannello di controllo > Sistema e Sicurezza > Crittografia Unità BitLocker. Il menù mostrerà sia i dispositivi su cui la crittografia è attivata o attivabile, sia le varie opzioni applicabili sui dispositivi supportati.

BitLocker guida
BitLocker guida

Nello specifico la chiave si potrà trovare:

  • Nell’account Microsoft:
    • Se disponi di un device che supporta la crittografia automatica dei dispositivi, la chiave di ripristino sarà probabilmente memorizzata nell’account Microsoft. Sarà quindi sufficiente effettuale il login al sistema con le proprie credenziali.
    • Se la protezione BitLocker invece viene attivata da un altro utente, la chiave di ripristino potrebbe trovarsi nell’account Microsoft dell’utente responsabile dell’attivazione.
    • Collegandosi a questa pagina del sito Microsoft, dopo aver effettuato il login con il proprio account il sito fornirà le chiavi di ripristino BitLocker di tutti i dispositivi su cui è attivo.
  • Su un documento stampato. La chiave di ripristino può anche essere stampata fisicamente nel momento dell’attivazione. Viene infatti fornita insieme all’identificatore, che dovrà corrispondere a quello del sistema.
  • Su un’unità flash. In questo caso dipenderà dalla configurazione della chiavetta. Se la chiavetta è appositamente configurata, al momento della richiesta del codice sarà sufficiente inserire l’apposita Smart Card e digitare il PIN per sbloccare l’unità. Se invece la chiave è esportata in formato testuale sarà sufficiente leggere il file di testo da un altro PC ed inserire manualmente il codice che sarà nel formato visto precedentemente.
  • In un account di Azure Active Directory. Se il dispositivo fa parte di un’organizzazione, è possibile che la chiave sia archiviata nell’account Azure dell’organizzazione associata al dispositivo. In tal caso però bisognerà fare attenzione ai privilegi dell’account per accedere alla chiave di ripristino.
  • Detenuti dall’amministratore di sistema. Nell’ipotesi in cui il dispositivo sia connesso a un dominio, sarà necessario chiedere la chiave di ripristino all’amministratore di sistema.

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Sicurezza informatica aziendale: 10 consigli

Sicurezza informatica aziendale
Sicurezza informatica aziendale

A Ottobre si celebra il Cyber Security Month, campagna a livello globale nata nel 2004 per sensibilizzare le aziende sull’importanza della sicurezza informatica.

Cogliamo l’occasione per dare 10 importanti consigli su come garantire una maggiore cybersecurity in azienda.

La sicurezza informatica aziendale è uno dei temi più importanti in ambito IT, tanto che durante il mese della cybersecurity sia privati che enti statali si impegnano ad elevare la sensibilità sul tema.

La sicurezza non è infatti qualcosa riservata agli esperti: tutti i dipendenti, quotidianamente, sono responsabili della sicurezza dei dati aziendali. Seguire le migliori pratiche del settore è fondamentale per garantirsi un elevato livello di sicurezza, rendendo più difficile la vita ai criminali informatici. Ecco quindi alcuni consigli  su come tenere al sicuro i dati. 

10 consigli per la sicurezza informatica aziendale

La Digital Transformation sta conducendo le aziende verso un cambiamento necessario per potersi relazionare con clienti, fornitori e partner.

È quindi necessario mantenere un alto livello di attenzione alla sicurezza IT, mettendo al centro di ciascun progetto la sicurezza e l’affidabilità dei tuoi sistemi.

Dieci consigli per la salvaguardia dei dati aziendali

  1. Requisiti

Molte aziende oggi non riescono ancora a comprendere l’importanza di preservare il business attraverso la cybersecurity.

2. Processi aziendali

La sicurezza non deve limitarsi all’acquisto di hardware e software, ma deve rientrare in un insieme di processi aziendali.

3. Formazione

La sicurezza non sono solo gli strumenti, ma anche le persone che, con i loro comportamenti, determinano la protezione delle informazioni.

4. Investimento

Se si pensa che la sicurezza non sia un vantaggio competitivo, basta pensare a cosa potrebbe costare la non sicurezza:

  • costi diretti
  • reputazione
  • costi indiretti

5. Progetto sicuro

Affidare la sicurezza della propria azienda a provider con competenze verificabili.

6. Password e accessi

Dedicare tempo e risorse alla gestione delle password. Utilizzare il metodo di minor libertà e permettere l’accesso ai dati/sistemi solo al personale che ne ha realmente bisogno, valutando caso per caso.

7. Data Protection

Le informazioni devono essere identificate, gestite e protette. Anche attraverso nuove tecnologie come backup in cloud e cloud to cloud.

8. Mobile

Anche i dati su mobile devono essere protetti attraverso strumenti di device manager e policy applicative basate su applicazioni/utente.

9. Endpoint

Tutti i device con cui accedi sono un potenziale strumento attraverso cui un malintenzionato può vedere, cercare, modificare i dati. Per contrastarli, bisogna proteggere i dati dalla perdita accidentale (crittografia) e proteggere le comunicazioni alle applicazioni (certificati SSL e VPN).

10. IOT

Nelle aziende stanno entrando nuovi tipi di device, è importante che questi siano identificati e controllati e che non si usi la medesima password per il wifi di tutti i device.

Scegli Assitech.Net per la sicurezza dei tuoi sistemi aziendali: contattaci subito per una consulenza gratuita presso la tua sede.