Mese della sicurezza informatica: come proteggersi dagli attacchi informatici

attacchi informatici

Il mese della sicurezza informatica è una campagna dell’Unione Europea che si tiene durante il mese di ottobre per promuovere la conoscenza degli attacchi informatici e dei metodi per contrastarli, fornendo informazioni aggiornate in materia di cybersecurity. L’ECSM (European Cyber Security Month) è organizzato dall’agenzia europea ENISA, e prevede una serie di eventi e attività in tutti i Paesi membri dell’UE.

Un’opportunità per aiutare sia gli utenti che le aziende a tutelarsi. E a conoscere i metodi più efficaci per proteggersi dalle minacce informatiche, in particolare i ransonware.

Attacchi informatici ransonware

Questa tipologia di attacchi avviene attraverso quattro metodi principali.

  • Phishing via mail: si tratta di comunicazioni fraudolente che sembrano provenire da una fonte attendibile o autorevole.
  • Malvertising: sono degli annunci pubblicitari che, una volta cliccati, installano dei software malevoli sul device dell’utente.
  • Social Engineering: questo induce l’utente a fidarsi del cybercriminale a compiere azioni compromettenti, come condividere password.
  • Exploit kit: una parte di codice o un programma progettato per trovare e sfruttare una falla di sicurezza o una vulnerabilità. Un esempio è la compromissione dei sistemi di backup, in modo che gli amministratori non possano utilizzarli per ripristinare i dati.

Come difendersi

Il settore del ransomware è in continua evoluzione: attacchi sempre più sofisticati, aumento dei criminali informatici, nuove tecnologie come il Ransomware as a Service (RaaS).

Esistono tuttavia delle pratiche per mettersi al riparo da cyber-agguati, ad esempio bloccare siti web, e-mail ed allegati sospetti.

Utilizzo di sistemi aggiornati e performanti

Occorre aggiornare regolarmente i sistemi operativi e i software utilizzati, controllando e applicando gli aggiornamenti più recenti. Un software sempre aggiornato è infatti uno dei modi più efficaci per evitare un attacco.

Un’altra componente essenziale è il backup. Bisogna difatti eseguire sempre il backup dei dati in modo da recuperarli in caso di emergenza. Nello stesso tempo, è importante archiviare i backup offline, cosicché non possano essere trovati o compromessi.

Cybersecurity: conoscerla per difendersi

Risulta quindi di fondamentale importanza che le aziende e i dipendenti abbiano familiarità con la sicurezza informatica, per poter prevenire e difendersi da eventuali minacce.

Queste sono molte e in continua evoluzione: virus, worm, trojan possono essere installati su PC non necessariamente collegati alla rete. Ma anche backdoor, spyware, adware, denial of service e spam, che si sviluppano attraverso internet.

Ma quando si può considerare un sistema veramente sicuro? Un sistema infatti risulta sicuro quando si comporta nel modo previsto.

Questo fa però parte di un processo complesso, che inizia dalla formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti, fino all’individuazione delle vulnerabilità e alla pianificazione del sistema di sicurezza. Ad un’adeguata sicurezza dei dati si arriva attraverso la valutazione dei sistemi operativi, dei software, dei protocolli in uso, degli apparati di rete coinvolti.

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Giornata mondiale del backup: importanza e la situazione in Italia

Giornata mondiale del backup

Ogni 31 Marzo viene celebrata la Giornata mondiale del backup, che evidenzia l’importanza della protezione dei dati, in Italia e nel mondo.

La perdita di dati è solitamente improvvisa e inaspettata. In particolare, essendo vittime di crimini informatici, come phishing, truffa o frodi, le aziende subiscono la perdita di informazioni piuttosto importanti.

Secondo i risultati di un’indagine Aruba-Bva Doxa su 300 PMI italiane, il 27% delle piccole e medie imprese italiane non possiede un backup, dato che sale fino al 43% tra le sole piccole imprese.

Il dato più significativo è che il 71% non è nemmeno interessato ad introdurne soluzioni neanche nel lungo periodo. Questo è il risultato di una bassa consapevolezza sui rischi: la maggior parte del campione ritiene infatti di avere pochi dati da salvaguardare sminuendo il valore degli stessi e non è in grado di stimare i possibili danni derivanti da un attacco, ad oggi purtroppo sempre più frequenti.

L’importanza del backup, non solo in occasione della giornata mondiale

Nonostante l’opinione di tantissime aziende italiane, i backup sono una misura di sicurezza imprescindibile. Proteggerli e assicurarne la correttezza è una condizione per assicurarne l’efficacia.

Con i backup, proteggi la tua azienda da ransomware e altri malware che possono bloccare i tuoi file o addirittura cancellarli. In caso di violazione dei dati, puoi ripristinarli riducendo al minimo i danni che il cybercriminale può fare. I backup sono fondamentali anche per il ripristino di emergenza: se il tuo supporto di archiviazione principale si guasta, puoi ripristinare i tuoi dati dal backup.

Inoltre, nonostante alcune aziende adottino una politica di ritorno in ufficio, un numero crescente di dipendenti continua a lavorare fuori dall’ufficio o all’interno di un ambiente di lavoro ibrido.

Processi e best practice

Adottando solide best practice di backup, le aziende possono stare un passo avanti rispetto ai cybercriminali.

In troppi attacchi ransomware, uno dei tipi di minaccia più comuni, le vittime avrebbero potuto infatti evitare costi significativi, grazie ad una solida strategia di backup.

Di seguito alcune best practice per il backup dei dati in azienda:

  • Assicurati che i backup siano aggiornati e includano tutti i dati necessari per ripristinare il tuo sistema
  • Segui la regola del 3/2/1: tre copie dei tuoi dati archiviate su due diversi tipi di supporto e una copia remota
  • Archivia i tuoi backup in un luogo sicuro, preferibilmente fuori sede
  • Verifica di eseguire il backup dei dati nelle applicazioni cloud
  • Assicurati che i dati di backup siano crittografati e non possano essere modificati
  • Esegui frequentemente il backup. La frequenza dipende dai reparti e le applicazioni
  • Automatizza quando possibile. I backup devono essere monitorati e testati regolarmente per garantirne l’integrità
  • Archivia tutte le tue password in un gestore apposito.
  • Crea un piano di comunicazione di backup per garantire che le parti interessate siano a conoscenza di procedure, responsabilità e tempi e testa spesso il tuo piano di recupero.

Infine, i backup dovrebbero sfruttare sia il disco che il cloud. Questo tipo di combinazione è probabilmente la strategia di backup più efficace. Quando i dati sono prontamente disponibili su un disco locale, le aziende possono sfruttare tempi di ripristino piuttosto rapidi. Con il cloud, i backup remoti riducono al minimo il rischio di malware, disastri o altre minacce.

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Bricofer, l’azienda italiana colpita dal ransomware LockBit 2.0

Bricofer LockBit 2.0

Bricofer Italia, azienda specializzata nella vendita al dettaglio di materiali edili, utensileria e hobbistica, è stata di recente vittima di un attacco di hacking: il ransomware LockBit 2.0.

Cosa è successo a Bricofer Italia durante l’attacco di LockBit 2.0

Il gruppo ransomware attaccante, LockBit, ha denunciato l’attacco e fatto partire il conto alla rovescia per la pubblicazione online dei dati rubati. Per capire che cos’è successo bisogna tornare al 28 dicembre 2021, quando i sistemi dell’azienda sono stati attaccati.

I cyber criminali hanno estratto circa 2000 file con dati contabili e informazioni sensibili sui clienti titolari della “carta fedeltà”, fra cui indirizzi email e documenti di identità e non c’è stato accordo fra i titolari dell’azienda e i cyber criminali.

A fare notizia è sicuramente il silenzio dell’azienda colpita. Niente comunicati stampa, aggiornamenti sul sito, niente avvisi ai clienti coinvolti. Una situazione che si ravvisa sempre più di frequente in Italia, man mano che le vittime di attacchi cyber aumentano.

Un atteggiamento in contrasto con una normativa che impone la denuncia dell’accaduto entro 72 ore. Una best practice, operata da aziende mature e responsabili, prevede invece un aggiornamento tempestivo di clienti e fornitori di quanto accade, con la massima trasparenza.

Cos’è e in cosa consiste il LockBit

Si è trattato di un attacco ransomware con la tecnica del doppio ricatto. LockBit 2.0 è un ransomware relativamente nuovo, ma divenuto molto popolare e conosciuto in poco tempo. Un RaaS particolarmente famoso in Italia per il suo coinvolgimento negli attacchi contro la Regione Lazio e Accenture. A livello internazionale è stato il gruppo più attivo nel terzo trimestre 2021, con oltre 200 vittime.

Lo scopo primario di un’infezione da LockBit è quello di impattare quanto più possibile il business delle organizzazioni che colpisce, al fine di spingerle strategicamente verso una trattativa dove il pagamento del riscatto risulti sempre la via più facile e sicura per garantire il ripristino delle attività.

Quasi la totalità delle vittime sono infatti imprese commerciali alle quali viene chiesta una cifra media che varia fra gli 80 ed i 100 mila dollari di riscatto.

Tale cifra può cambiare di molto in base alla tipologia ed al settore in cui opera la vittima.

Come proteggersi da simili minacce?

Il ransomware che si diffonde attraverso i criteri di gruppo rappresenta l’ultima fase di un attacco.

L’attività dannosa dovrebbe diventare evidente molto prima, per esempio quando i criminali informatici entrano per la prima volta nella rete o tentano di hackerare il controller di dominio.

Per raggiungere lo scopo i cybercriminali usano spesso tecniche di ingegneria sociale ed e-mail di phishing per ottenere l’accesso iniziale.

Nel caso delle imprese, per evitare che i propri dipendenti cadano in questi trucchi, occorre migliorare la loro consapevolezza della sicurezza informatica con una formazione costante ed aggiornata.

LockBit rappresenta una minaccia molto importante per organizzazioni pubbliche e private.

Con moltissima probabilità continuerà a ricevere miglioramenti ed aggiornamenti: pertanto è consigliabile adottare ogni precauzione e pratica per scongiurare un simile attacco ed evitare spiacevoli conseguenze.

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